Dal 20 al 27 giugno 2024 Google ha lanciato un nuovo Spam Update. Lo scopo è sempre lo stesso: migliorare la qualità delle pagine dei risultati. Ecco le nostre osservazioni su questo ultimo aggiornamento. Spoiler: l’impatto sembra essere molto basso al momento.
Che cos’è uno Spam Update?
I sistemi automatici di Google per il rilevamento della spam nei risultati di ricerca sono costantemente in funzione, ma di tanto in tanto apportiamo notevoli miglioramenti al loro funzionamento. In questi casi, ci riferiamo a uno Spam Update e ne riportiamo la data nel nostro elenco di aggiornamenti dei ranking di ricerca di Google.
developers.google.com
Questo tipo di aggiornamenti ha quindi lo scopo di penalizzare algoritmicamente siti di bassa qualità, abbassandone o azzerandone i ranking nelle SERP.
Tra gli ultimi Spam Update ricordiamo:
- 5 marzo 2024: Google Core e Spam Update marzo 2024
- 4 ottobre 2023: Google Spam Update October 2023
- 19 ottobre 2022: Google Spam Update 2022
Oltre agli Update ufficiali, sappiamo comunque che Google effettua regolari miglioramenti e aggiornamenti secondari che non vengono comunicati all’esterno.
Impatto generale dello Spam Update di giugno 2024
Trattandosi di un aggiornamento volto a penalizzare, piuttosto che a premiare, ci rivolgeremo soltanto ai “Loser“, cioè ai siti che hanno perso visibilità nel periodo di tempo in cui l’aggiornamento era attivo.
Il tool gratuito di SISTRIX “Google Update Radar“, che mostra la volatilità delle SERP italiane su base cronologica, indica che l’impatto di questo ultimo Spam Update non risulta particolarmente preoccupante:
Considerando lo screenshot qui sopra, il punto 1 indica quest’ultimo Spam Update, mentre il punto 2 si riferisce al periodo in cui l’ultimo Core Update stava terminando. I picchi di volatilità tra questi due periodi di tempo sono fluttuazioni di cui non conosciamo la natura, in quanto Google non ha mai pubblicato annunci ufficiali a riguardo.
L’impatto di questo Spam Update non sembra aver raggiunto livelli elevati, se consideriamo i movimenti precedenti.
Un impatto a lungo termine?
Prendendo in considerazione i siti che hanno visto una perdita di visibilità tra il 17 giugno e l’1 luglio 2024 (cioè immediatamente prima e dopo all’Update), rileviamo pochissimi casi in cui tale ricaduta non sia dovuta a cause esterne (migrazioni, noindex, lavori di restauro del sito, ecc.).
In generale, l’impatto negativo è avvenuto tra il 23 e il 24 giugno e ha interessato siti di minori dimensioni. Eccone alcuni casi:
Dominio | Visibilità 17/06/24 | Visibilità 01/07/24 | Perdita % |
---|---|---|---|
hd4me.net | 4,90 | 1,50 | -69% |
xoom.it | 3,14 | 1,68 | -46% |
centrimedicidyadea.it | 4,66 | 2,95 | -37% |
latribuna.it | 2,11 | 1,43 | -32% |
radionorba.it | 1,55 | 1,12 | -28% |
anymp4.com | 3,35 | 2,43 | -27% |
ruminantia.it | 4,80 | 3,74 | -22% |
hardware-planet.it | 1,65 | 1,29 | -22% |
Perché così poco impatto? Ecco alcune osservazioni sul tema:
- È possibile che l’impatto sia molto più ampio di quello misurato, ma che i siti colpiti siano piccoli e quindi più difficili da collocare nelle nostre analisi (minore è il dominio, più difficile è per noi tracciare la causa dei cambiamenti di visibilità).
- Un’altra ipotesi è che gli effetti siano visibili a lungo termine: Google parla infatti di un’implementazione a “SpamBrain“, il sistema di prevenzione anti-spam basato sull’AI, per cui è possibile che i cambiamenti non siano limitati al periodo dell’Update, bensì a partire da quel momento.