Circa ogni due mesi Google lancia un aggiornamento dell’algoritmo centrale di grande portata, scombussolando doverosamente le SERP. In un nuovo articolo del blog, Danny Sullivan di Google ha riportato maggiori informazioni riguardo a questo tipo di Update.
Nell’articolo chiamato “What webmasters should know about Google’s core updates” vengono date numerose informazioni generali, ma anche novità e riflessioni. Di seguito abbiamo riunito e riassunto le dichiarazioni più importanti:
- Conferma ufficiale: Google ha deciso di confermare ufficialmente i Core Update più grandi, mentre le numerose altre modifiche dell’algoritmo minori continueranno ad essere effettuate senza alcuna comunicazione.
- Rivalutazione generale dei contenuti: l’obiettivo degli aggiornamenti dell’algoritmo centrale sono singole pagine o contenuti, con lo scopo generale di valutarli in modo migliore.
A questo proposito è interessante riportare l’esempio preso da Danny: se nel 2015 era stata scritta una lista dei 100 migliori film, e si decide di aggiornarla adesso, essa apparirà inevitabilmente in modo differente. Questo non perché i film degli anni passati siano peggiorati, bensì per il semplice fatto che ne sono usciti di nuovi migliori.
Tradotto nel linguaggio dei Core Update: gli standard dei risultati di Google sono aumentati. Chi vuole essere preso in considerazione per buoni posizionamenti deve continuamente migliorare, siccome lo faranno anche i suoi concorrenti.
- Lista di domande per i contenuti: Google ha aggiornato e modificato la lista di domande per i contenuti che aveva creato nel 2011, suddividendola in settori. Tra questi è interessante quello delle “Comparative Questions”: non si tratta solo dei propri contenuti, bensì del confronto tra questi ultimi e quelli dei concorrenti. La pagina offre infatti dell’effettivo valore aggiunto rispetto agli altri risultati?
- Leggere e capire le E-A-T: il concetto di Google relativo alle E-A-T (Expertise, Authoritativeness and Trustworthiness, cioè Esperienza, Autorevolezza e Attendibilità) dovrebbe essere stato ormai letto all’interno delle Search Quality Rater Guidelines e compreso da tutti. Si tratta infatti del punto di partenza da cui si cerca di migliorare l’algoritmo di Google.
- Google è una macchina: Danny conferma ancora una volta che Google non può capire i contenuti, bensì riconosce i segnali machine readable, utilizzandoli come Proxy per la valutazione dei contenuti stessi. I link sono uno di questi segnali.
- Ripresa all’aggiornamento successivo: se un dominio ha perso posizionamenti a seguito di un Core Update e ha deciso di modificare di conseguenza i suoi contenuti, il miglioramento sarà in regola visibile a partire dall’aggiornamento dell’algoritmo centrale successivo. Non sorprende il fatto che non ci sia alcuna garanzia a riguardo.
Conclusione
Sicuramente dagli articoli di Google non possiamo aspettarci il Santo Graal per raggiungere i posizionamenti migliori. Tuttavia alcuni punti sono stati ben riassunti e confermati, in particolar modo il fatto che i concorrenti possano avere un’influenza sui ranking di un dominio. Il livello di qualità delle SERP sale e chi vuole partecipare al gioco deve adeguarsi alle regole.