Un cambio di dominio necessita di una pianificazione attenta di tutti i dettagli, così come indicato dalle linee guida di Google. Purtroppo questo procedimento, in teoria così semplice, nella pratica porta spesso a dei problemi che potrebbero influenzare la visibilità del proprio dominio nelle pagine di risultato dei motori di ricerca.
Questo è il caso, ad esempio, di barilla.com, la cui visibilità è crollata del 71% più di un anno fa, cioè da quando il suo corrispondente italiano, barilla.it è stato sostituito da un host (barilla.com/it). Cosa può essere improvvisamente accaduto?
Leggi questo articolo per scoprire come usare il Toolbox SISTRIX per individuare gli errori causati dal cambio di dominio in modo da porvi rimedio, prima che quest’ultimo ne risulti fortemente danneggiato.
Il cambio di dominio e l’Indice di Visibilità
Nello scorso articolo avevamo affrontato l’argomento del cambio di dominio, confrontando alcuni casi specifici in cui il passaggio da un dominio di primo livello nazionale ad uno generale, o viceversa, aveva causato delle perdite nella visibilità o dei casi di contenuto duplicato esterno.
Osservando l’Indice di Visibilità di barilla.com, inizialmente potrebbe sembrare che il dominio sia stato influenzato da un aggiornamento di Google che ne abbia causato una forte ricaduta nel maggio 2013, proprio in corrispondenza di un Penguin Update (come indicato dal pin-evento A). In realtà, tali oscillazioni derivano invece da un cambio di dominio: barilla.it è infatti stato impostato e mantenuto come sito principale per il mercato di ricerca italiano fino al gennaio 2017. A quel punto, il dominio barilla.it è drasticamente crollato, perdendo l’84% della propria visibilità (da 5,1 a 1,5 punti).
Tuttavia ora entrambi i domini possiedono una visibilità molto più bassa rispetto a prima, e il nuovo dominio sembrerebbe avere difficoltà a scalare i posizionamenti di Google, nonostante i contenuti di qualità che fornisce. Per fare chiarezza su cosa sia successo, partiremo da un’analisi approfondita del dominio barilla.it, utilizzando il Toolbox SISTRIX.
Analisi delle keyword
Rivolgiamoci alla sezione “Keyword” del modulo SEO e inseriamo la data che ci interessa dal riquadro “Opzioni di tabella”. Il dominio barilla.it, prima del 2 gennaio 2017, si posizionava con 3.849 keyword nelle prime 100 posizioni delle SERP, mentre barilla.com solo con 153.
Ora a barilla.it sono rimaste solo 42 keyword nei Ranking top-100, mentre barilla.com è salita a 983. Ma dove è finita la maggior parte delle keyword che si posizionavano nei Ranking con il dominio barilla.it? Per scoprirlo, dovremo approfondire l’analisi delle keyword.
Le keyword con Ranking Top-100 di barilla.it sono attualmente 42, mentre quelle di barilla.com 983
Cambiamenti di Ranking
Rivolgiamoci quindi alla sezione “Cambiamenti di Ranking” del modulo SEO per il dominio barilla.it: selezionando la voce “Keyword perse” ed inserendo il periodo di tempo che ci interessa analizzare, potremo visualizzare tutte quelle keyword per le quali il dominio si posizionava nelle prime dieci pagine di google.it, e che sono andate perse nel periodo in esame.
In questo caso, le date che prenderemo in considerazione sono il 2 gennaio 2017, giorno in cui barilla.it aveva ancora una visibilità di 5,1 punti, e la settimana seguente, quando quest’ultima è crollata a 1,5 punti (cioè il 9 gennaio).
La tabella ci mostrerà una lista di 3.188 keyword, che, nella maggior parte dei casi, riguardano dei prodotti specifici o delle ricette.
Prendiamo come esempio la prima keyword “pasta melanzane e zucchine”, che si trovava in prima posizione durante la settimana del 2 gennaio 2017 ed è poi completamente scomparsa dai Ranking.
Cliccando sull’icona della freccia, posta vicino all’URL, verremo reindirizzati alla pagina corrispondente: http://www.barilla.it/ricetta/pennette-rigate-integrali-con-zucchine/. La pagina su cui atterreremo sarà però un’altra, cioè https://www.barilla.com/it-it/, cioè una pagina di prodotti generica. Grazie al tool Redirect Path possiamo infatti notare che è stato impostato un Redirect-301 verso la nuova pagina.
Il problema riguarda il fatto che quest’ultima non ha nulla a che fare con la keyword “pasta melanzane e zucchine”, e quindi non soddisfa la richiesta dell’utente.
Tentiamo quindi con una seconda keyword, ad esempio “lasagne pronte”. Anche in questo caso, l’URL http://www.barilla.it/prodotto-barilla/lasagne-alluovo/ è stato reindirizzato a https://www.barilla.com/it-it/prodotti/ tramite Redirect-301. In questa seconda pagina, però, non si trova alcuna informazione riguardo a questo tipo di prodotto, a meno che non si clicchi sui link interni.
Ripetendo tale esperimento anche per le altre keyword contenute nella tabella, notiamo che il procedimento è sempre stato lo stesso: tutte le pagine relative alle ricette o ai prodotti di barilla.it sono state reindirizzate alle due pagine generiche menzionate in precedenza, e quindi, nella maggior parte dei casi, non soddisfano la ricerca dell’utente (e quindi di Google).
Analisi dei Ranking
Procediamo ora la nostra analisi approfondendo i Ranking delle keyword perse dal dominio barilla.it.
Cliccando sulla penultima icona “Visualizza cronologia della keyword” nella tabella dei cambiamenti di Ranking, potremo visualizzare un grafico che ci mostrerà lo sviluppo dei posizionamenti della keyword in questione (in questo caso “pasta melanzane e zucchine”). Tramite l’icona dell’ingranaggio, posta nell’angolo in alto a destra del grafico, potremo selezionare la voce “Confronta i dati del grafico“, inserendo i due domini barilla.it e barilla.com.
Il grafico riporta i valori delle posizioni nelle pagine di risultato di Google, quindi da 0 a 100 (a sinistra) e le date in cui sono state registrate (in basso). Per le due keyword d’esempio “pasta melanzane e zucchine” e “lasagne pronte”, notiamo che i Ranking di barilla.it (linea rossa) sono stati sostituiti da quelli di barilla.com (linea blu), che sta pian piano riguadagnando i posizionamenti nelle prime due pagine (posizioni da 0 a 20).
Questo significa che queste keyword si posizionano nelle SERP (pagine dei risultati di ricerca) con delle pagine diverse rispetto a quelle che abbiamo visto nel paragrafo precedente.
Analisi delle SERP
Il procedimento più semplice per scoprire quali sono le pagine con cui si posizionano le keyword prese in considerazione è di dare uno sguardo proprio alle SERP.
All’interno del Toolbox basterà digitare la keyword nella barra di ricerca, oppure cliccare sull’ultima icona della tabella delle keyword perse, chiamata “Visualizza SERP“: in questo modo avremo immediatamente una panoramica delle prime due pagine dei risultati di Google (e oltre) della keyword.
La keyword “pasta melanzane e zucchine” si posiziona al quinto posto con l’URL https://www.barilla.com/it-it/ricette/integrale/pennette-rigate-integrali-con-zucchine-melanzane-e-pomodori-ciliegia/, che corrisponde effettivamente alla query di ricerca.
Per completezza, osserviamo anche le SERP della keyword “lasagne pronte”: in questo caso l’URL che ci interessa (https://www.barilla.com/it-it/prodotti/pasta/emiliane-barilla/lasagne-sottili-all-uovo/) si trova in posizione 11, quindi nella seconda pagina dei risultati, ma il contenuto della pagina combacia con la richiesta dell’utente.
Link difettosi
Durante l’analisi svolta per scoprire il motivo di una perdita di visibilità così significativa, abbiamo anche notato un altro fattore che potrebbe aver influenzato i Ranking di barilla.com, e cioè i link esterni difettosi.
Il modulo Link del Toolbox dà infatti la possibilità di analizzare proprio i “Link difettosi” in entrata, cioè quelli che rimandano una pagina di errore.
Tutti questi link rimandano l’utente ad una pagina 404 (“Pagina non trovata”) o 530 (“Autenticazione fallita”), quindi sono sostanzialmente inutili: il prezioso vantaggio che dovrebbero portare al dominio (o, per essere più precisi, il Link Juice) viene quindi completamente annullato.
Conclusione
È sicuramente importante premettere che una perdita di visibilità in seguito ad un cambio di dominio è spesso normale, anche se sono state prese tutte le misure necessarie per prevenirlo, in quanto Google necessita di tempo per comprendere una tale mossa e procedere con i posizionamenti.
Nel caso di barilla.com tale periodo di tempo si è ulteriormente ampliato, siccome le pagine del “vecchio” dominio barilla.it, che si posizionavano nelle prime pagine delle SERP, sono state reindirizzate a delle pagine generiche, all’interno delle quali l’utente (e Google stesso) fa fatica a trovare il contenuto che sta cercando.
Google considera questo caso un “Errore soft 404“, trattandosi di
una pagina con contenuto esiguo o non utilizzabile, ad esempio, una pagina vuota o con contenuti sparsi.
Questo ha probabilmente causato la perdita della maggioranza delle keyword con cui si posizionava barilla.it, nonostante esse abbiano un Ranking con delle nuove pagine per barilla.com. Se fosse stato impostato un Redirect-301 direttamente verso queste pagine, Google avrebbe compreso più velocemente la natura del contenuto, posizionandole immediatamente nelle prime pagine e quindi una simile perdita di visibilità sarebbe potuta essere, almeno parzialmente, evitata.