Indexwatch primo trimestre 2025: la scossa del Core Update di marzo

Il primo trimestre 2025 ha portato significativi cambiamenti nelle SERP italiane. Un Core Update di Google in marzo 2025 ha rimescolato i risultati di ricerca, creando nuovi vincitori e perdenti (Google March 2025 core update rollout is now complete). Inoltre, importanti migrazioni di siti e nuove strategie editoriali hanno inciso sull’Indice di Visibilità di molti domini. 

Di seguito analizziamo alcuni casi studio tra i Winner (chi ha guadagnato visibilità) e i Loser (chi ha perso visibilità) del trimestre, seguiti dalle classifiche complete dei Top 100. (L’Indice di Visibilità SISTRIX è la metrica di riferimento per misurare la presenza di un dominio su Google; per approfondimenti si veda il nostro articolo dedicato.)

Casi studio

Wikipedia vs. Wiktionary: definizioni e visibilità a confronto

Un caso emblematico di questo trimestre è il dualismo tra Wikipedia e Wiktionary. Mentre Wikipedia (versione .org generale) ha registrato il maggior incremento assoluto di visibilità (+138,8 punti), il progetto fratello Wiktionary (il dizionario wiki) ha subito un tracollo di oltre -217 punti, perdendo più della metà della sua visibilità iniziale (-53%). 

In seguito ai recenti Core Update, Google ha privilegiato contenuti enciclopedici e di maggiore qualità ed autorevolezza per le definizioni, penalizzando invece il dizionario collaborativo. Probabilmente molte ricerche terminologiche e definizioni che prima generavano traffico per Wiktionary ora vengono soddisfatte da snippet direttamente sulla SERP o da pagine Wikipedia più autorevoli. Già nel 2023 Wiktionary era stato colpito duramente da un aggiornamento (Google Core Update di marzo 2023 – SISTRIX), e la tendenza prosegue: chi cerca definizioni trova sempre più spesso Wikipedia (o il box del dizionario integrato di Google) al posto di Wiktionary. 

Per la comunità SEO, questo caso evidenzia l’importanza dell’E-E-A-T (Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness): fonti percepite come più affidabili e ricche (come Wikipedia) tendono a dominare su contenuti generati dagli utenti con minor controllo qualità.

Twitter.com cede il passo a X.com

Tra i Loser compare Twitter.com, con una perdita di oltre il 55% della visibilità. Questo forte calo è direttamente collegato al rebranding della piattaforma social: da fine 2023 Twitter ha assunto il nome di X e gradualmente molti contenuti sono passati dal dominio twitter.com a X.com. Di fatto, mentre le pagine sotto twitter.com sono meno visibili, il nuovo dominio X.com risulta tra i Winner, avendo guadagnato circa +11 punti di visibilità (da 55.6 a 66.6) nel trimestre. La migrazione non priva di sfide SEO: molti risultati di ricerca mostrano ancora URL twitter.com, ma col tempo stanno venendo rimpiazzati da quelli di X.com. 

Questo caso studio illustra quanto un rebranding con cambio di dominio possa impattare sul traffico organico: sebbene Twitter/X abbia implementato redirect 301, la transizione richiede tempo affinché Google riassegni completamente la visibilità al nuovo dominio. Nel frattempo, i concorrenti o altre piattaforme (come Reddit, che infatti è cresciuto significativamente in visibilità) possono intercettare parte del traffico di discussioni in tempo reale lasciato scoperto.

Tecnomat.it (ex Bricoman): migrazione di successo nel DIY

Il settore fai-da-te e bricolage offre un interessante caso di migrazione di dominio riuscita. Il nuovo sito Tecnomat.it ha visto la sua visibilità balzare da 24 a 40 punti circa (+67%) nel trimestre. Tecnomat è il nuovo nome dei negozi Bricoman in Italia, un rebranding annunciato già nel 2022 e attuato nei punti vendita a partire da marzo di quell’anno (Bricoman diventa Tecnomat e lo annuncia con un piano di comunicazione da 2 milioni di euro ). 

Online, la migrazione dal dominio bricoman.it a tecnomat.it sembra essersi completata di recente, con redirect efficaci che hanno trasferito l’autorità al nuovo dominio. Il risultato è che Tecnomat.it figura tra i maggiori Winner, ereditando il patrimonio SEO di Bricoman. 

In parallelo, anche LeroyMerlin.it – concorrente nello stesso settore – ha guadagnato visibilità (+31 punti), segno che il segmento DIY è in crescita organica. Questo caso evidenzia l’importanza di pianificare con cura i redirect e la comunicazione in caso di rebrand: Tecnomat non solo ha mantenuto la visibilità di Bricoman, ma l’ha accresciuta, beneficiando dell’effetto novità e di campagne marketing dedicate al lancio del nuovo nome.

Unipol.it: l’importanza di una migrazione fatta a dovere

Tra i Winner per crescita percentuale spicca un nome inaspettato: Unipol.it, il sito corporate del noto gruppo assicurativo-finanziario Unipol. La sua visibilità è passata da un modesto 1,5 a quasi 11,8 punti in tre mesi, pari a un balzo di +669% – abbastanza da posizionarlo nella Top 15 per crescita percentuale. 

Nel primo trimestre 2025, il Gruppo Unipol ha completato la fusione del marchio UnipolSai Assicurazioni dentro Unipol Assicurazioni, unificando di conseguenza anche i siti web dal dominio unipolsai.it a unipol.it. Questa operazione di migrazione SEO ha prodotto un notevole incremento di visibilità organica per unipol.it, ed è un esempio lampante di come una fusione di brand ben pianificata possa tradursi in successo nei risultati di ricerca. Di seguito analizziamo le motivazioni strategiche, gli aspetti tecnici (redirect, contenuti, impatto SEO) e le conferme ufficiali di questa transizione.

L’unione di UnipolSai in Unipol rientra in una strategia di razionalizzazione del brand online e di rafforzamento della comunicazione corporate del gruppo. A partire dal 1° gennaio 2025, UnipolSai Assicurazioni è confluita in Unipol Gruppo, che ha assunto la nuova denominazione Unipol Assicurazioni. In pratica, il gruppo ha deciso di operare con un marchio unico nel settore assicurativo, mantenendo e rafforzando i tratti distintivi dell’identità di marca del gruppo. Questo passo permette di ottenere diversi vantaggi strategici:

  • Presenza online semplificata: gestire un unico sito istituzionale (unipol.it) invece di due siti separati elimina duplicazioni e dispersione di traffico, facilitando anche la navigazione per gli utenti.
  • Comunicazione unificata: sotto un solo brand, tutte le comunicazioni verso clienti e stakeholder risultano più coerenti e immediate, rafforzando la reputazione di Unipol come gruppo integrato. Il nuovo logo Unipol simboleggia proprio “la forte sinergia di tutte le realtà che sono parte di Unipol”.
  • Visione di gruppo: l’operazione ribadisce la volontà di presentarsi al mercato come un’unica realtà solida e innovativa. UnipolSai era già parte del gruppo, ma ora questa integrazione completa trasmette unità di visione e allineamento strategico, semplificando anche la gestione interna del brand.

Dal punto di vista tecnico, la migrazione del dominio unipolsai.it verso unipol.it è stata gestita tramite redirect 301 permanenti e un attento accorpamento dei contenuti, per garantire il trasferimento del patrimonio SEO accumulato. In casi come questo, l’implementazione corretta dei redirect 301 è fondamentale: tali reindirizzamenti trasferiscono ai nuovi URL i segnali di ranking e il PageRank acquisiti dai vecchi URL​. È lecito supporre che ogni pagina rilevante di unipolsai.it sia stata reindirizzata alla corrispondente pagina su unipol.it (ad esempio schede prodotti, area clienti, contatti, ecc.), evitando così errori 404 o dispersione di link equity. Grazie a questa migrazione ordinata, i motori di ricerca hanno potuto consolidare l’indicizzazione su unipol.it senza penalizzazioni significative.

La migrazione del dominio unipolsai.it dentro unipol.it nel Q1 2025 rappresenta un case study SEO di successo: motivato da una chiara visione strategica di unione del brand, eseguito con precisione tecnica (redirect e consolidamento dei contenuti) e supportato da una comunicazione efficace. Il risultato è un significativo miglioramento della visibilità organica di Unipol sul web.

GialloZafferano domina, ricette minori in calo

Nel settore food & recipe, il trimestre ha visto un ulteriore consolidamento del dominio di GialloZafferano.it. Il popolare sito di cucina ha guadagnato circa +44 punti di visibilità, salendo da 687 a 732 – un incremento notevole per un dominio già leader. Questo successo risalta ancor di più se confrontato con le perdite subite da altri siti di ricette più piccoli:

  • Cookist.it (-24 punti) 
  • Il Club delle Ricette (-58% di visibilità) 
  • RicetteDalMondo.it (-59%) 
  • Buonissimo (-8 punti)

Il Core Update di marzo sembra aver premiato il sito più autorevole e completo (GialloZafferano, parte del gruppo Mondadori) a scapito di diverse realtà minori, forse considerate meno affidabili o con contenuti più simili tra loro. 

GialloZafferano, forte anche di una community attiva e di investimenti continui (video, presenza social, app), consolida così la sua posizione. Dal punto di vista SEO, questo scenario suggerisce che per i siti di ricette indipendenti diventa cruciale differenziarsi (es. con specialità di nicchia, contenuti video, approfondimenti nutrizionali) per competere con il gigante Giallo. 

Quando un verticale matura, il vincitore prende tutto: GialloZafferano assorbe gran parte del traffico, lasciando agli altri le briciole delle SERP.

Geopop (su) e Ohga (giù): il caso del network Ciaopeople

Due siti appartenenti allo stesso gruppo editoriale hanno avuto destini opposti nel Q1 2025. Geopop.it, dedicato alla divulgazione scientifica pop, ha incrementato la propria visibilità da 53 a 71 punti (+34%), entrando di diritto tra i Winner assoluti. Al contrario, Ohga.it – magazine online su benessere e lifestyle green, anch’esso edito da Ciaopeople – ha perso oltre -54% della visibilità, uscendo quasi dai radar (da 2.59 a 1.18). 

Questo divario può essere dovuto a diversi fattori. Geopop è un brand in forte crescita molto seguito su Youtube, offre contenuti scientifici originali e di qualità, probabilmente visti da Google come autorevoli e freschi in un ambito meno affollato. Ohga, invece, opera in un settore (salute e lifestyle) altamente competitivo e sensibile alle valutazioni E-A-T: possibile che il Core Update abbia penalizzato i suoi contenuti se ritenuti meno approfonditi o autorevoli rispetto a siti medicali specializzati. 

Inoltre, non si può escludere una componente di cannibalizzazione o riorganizzazione interna: il network potrebbe aver ridotto l’enfasi su Ohga a favore di altri progetti. Da notare che anche Fanpage.it (testata generalista dello stesso gruppo) ha registrato un lieve calo (-21 punti), e Cookist (food, sempre Ciaopeople) è calato come visto. 

Solo Geopop brilla, forse perché tratta argomenti (scienza quotidiana, curiosità geologiche, ecc.) che stanno avendo un buon interesse di pubblico e meno concorrenza diretta. 

Il caso evidenzia come all’interno di uno stesso gruppo editoriale alcune verticalità possano prosperare mentre altre soffrono, a seconda delle dinamiche di mercato e dei segnali di qualità percepiti da Google.

AvvocatoAndreani.it (Winner)

Dopo anni di stabilità nei ranking, AvvocatoAndreani.it – un portale legale noto per news e risorse giuridiche – sorprende con un balzo di visibilità di circa +30% nel primo trimestre 2025. La crescita è in parte dovuta alla sezione “Servizi” che offre tool online generici e utili al grande pubblico, oltre la nicchia legale. In questa directory compaiono strumenti come il calcolatore del Codice Fiscale e la verifica dell’IBAN, insieme ad altre utility quotidiane. Si tratta di funzioni molto ricercate dagli utenti: ad esempio, la pagina per calcolare il codice fiscale si posiziona per l’omonima keyword, portando traffico al sito.

Dal punto di vista SEO, l’espansione dei contenuti mediante strumenti pratici ha permesso al sito di intercettare query ad alto volume fuori dal solo ambito giuridico, sfruttando l’autorevolezza già acquisita. Questo caso dimostra come un sito specialistico può aumentare la propria visibilità diversificando l’offerta con contenuti utili a un pubblico più ampio, pur rimanendo pertinente.

L’ottimizzazione tecnica e l’internal linking adeguato di queste nuove pagine di servizio hanno contribuito a un’indicizzazione efficace, senza cannibalizzare i contenuti esistenti. Un approccio simile può rivelarsi vincente per altre realtà di nicchia che mirano a crescere: offrire valore aggiunto tramite tool o risorse gratuite migliora l’esperienza utente e amplia il bacino di traffico organico.

TheWom.it (Loser)

Sul fronte dei cali spicca TheWom.it, sito editoriale di Mondadori, che registra un forte decremento di visibilità (-34% circa nel Q1 2025). Ironia della sorte, TheWom.it era nato a fine 2021 proprio grazie a una migrazione che ne aveva consolidato la visibilità: il dominio aveva accorpato diversi siti verticali (es. farmacoecura.it in ambito salute, zingarate.com per i viaggi, ecc.) per creare un nuovo portale femminile/lifestyle (Indexwatch: Winner e Loser del primo trimestre 2022 – SISTRIX). In particolare la sezione salute (sottodominio healthy.thewom.it) aveva rapidamente raggiunto i livelli di traffico del vecchio Farmacoecura, posizionandosi per keyword mediche popolari come “sintomi Covid”, “colesterolo alto” o “sintomi gravidanza”.

Dopo un iniziale periodo da “winner”, però, il trend si è invertito: da metà 2022 in poi TheWom ha faticato a mantenere quelle posizioni di vertice.

Il calo accentuato di questo trimestre ricorda da vicino quello di MyPersonalTrainer.it, altro grande portale wellness che negli ultimi aggiornamenti di Google qualche punto di Visibility Index. Le cause possono ricondursi all’elevata competizione nei settori YMYL (Your Money, Your Life) come salute e benessere, dove Google applica criteri sempre più severi di qualità, competenza e autorevolezza. 

TheWom.it, pur avendo beneficiato di contenuti importati da siti preesistenti, potrebbe non aver sufficientemente rafforzato segnali di E-E-A-T (Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness) per le sue pagine medico-scientifiche, venendo superato da fonti più specialistiche (ospedali, istituzioni, siti dedicati) e da competitor diretti meglio ottimizzati. Inoltre, alcune keyword di tendenza che avevano trainato il traffico (es. argomenti pandemici) oggi generano meno ricerche o risultano presidiate da risultati freschi e ufficiali. 

L’importanza di un continuo lavoro di miglioramento qualitativo: migrare contenuti e ottenere un boost temporaneo non basta, occorre investire in aggiornamento costante, acquisizione di backlink autorevoli e una chiara identità editoriale per mantenere la fiducia di Google nel lungo periodo.

ForumFree.it / ForumCommunity.net (Loser)

Nel gruppo dei “perdenti” cronici trovano posto anche ForumFree.it e ForumCommunity.net, due storiche piattaforme italiane di forum online ormai in declino costante. Nei primi mesi del 2025 hanno subito un’ulteriore contrazione di visibilità (-34% e -35% rispettivamente), proseguendo una tendenza negativa che dura da anni. Il motivo principale è il tramontare del formato forum tradizionale: con l’evoluzione del web, gli utenti hanno progressivamente abbandonato i classici message board a favore di altre forme di community. Oggi le discussioni e le richieste di aiuto degli utenti si svolgono su social network e grandi aggregatori di contenuti UGC (User Generated Content) come Reddit e Quora. Di conseguenza, Google premia nelle SERP le piattaforme più frequentate e aggiornate, relegando i forum indipendenti a posizioni sempre più marginali. Come sottolinea una discussione online sul tema, “i forum sono stati principalmente mangiati da Reddit, ormai le informazioni si scambiano su altri social… pochi grandi player attirano tutta l’utenza, mentre i milioni di piccoli forum su argomenti specifici risultano troppo dispersi” (Perché i forum stanno morendo? : r/ItalyInformatica). In aggiunta, servizi come Discord o i gruppi Facebook hanno ulteriormente frammentato le community, sottraendo traffico ai forum pubblici e – cosa ancor più rilevante per la SEO – nascondendo molte conversazioni agli occhi dei motori di ricerca (i contenuti chiusi nelle app non vengono indicizzati).

Per ForumFree e ForumCommunity, che erano canali noti nei primi anni 2000 per creare comunità online gratuite, la perdita di visibilità non sorprende: i contenuti spesso datati, l’assenza di nuovi contributi significativi e un calo fisiologico di interesse da parte del pubblico generale hanno ridotto drasticamente il loro peso su Google. Anche ricerche molto specifiche che una volta mostravano thread da questi siti vengono oggi popolate da risultati più recenti (ad esempio thread Reddit pertinenti, articoli Q&A o video tutorial). 

Dal punto di vista SEO, questo trend evidenzia come l’adattamento ai nuovi comportamenti degli utenti sia cruciale: formati un tempo popolari possono diventare obsoleti se non innovano. Per le piattaforme di forum tradizionali, la sfida è trovare strategie alternative – ad esempio nicchie ultra-specializzate, integrazione con social, o valorizzazione di contenuti storici – ma recuperare terreno appare difficile in un panorama dominato da colossi community-driven. In sintesi, il caso di ForumFree/ForumCommunity è un monito sull’evoluzione del search intent: i SEO e webmaster dovrebbero monitorare dove si sposta la conversazione online e adeguare di conseguenza la propria presenza, invece di affidarsi a modelli ormai superati.

Classifiche complete

Di seguito presentiamo le Top 100 dei domini che nel primo trimestre 2025 hanno guadagnato o perso più visibilità su Google.it, sia in termini percentuali che in valori assoluti. (Nota: i domini contrassegnati come “xxx” sono siti per adulti, il cui nome è mascherato.)

Indexwatch Q1 2025 - Top-100 Winner percentuali
Indexwatch Q1 2025 - Top-100 Winner assoluti
Indexwatch Q1 2025 - Top-100 Loser percentuali
Indexwatch Q1 2025 - Top-100 Loser assoluti

Conclusione

Come abbiamo visto, i primi tre mesi del 2025 hanno evidenziato tre grandi driver di cambiamento nella visibilità organica dei siti web.

  1. Primo, il Core Update di marzo 2025 ha ridisegnato gli equilibri in diversi settori, premiando fonti autorevoli (Wikipedia, grandi testate, siti con contenuti originali) e penalizzando alcuni progetti meno solidi o di qualità percepita inferiore (Wiktionary, forum e Q&A generici, siti YMYL non abbastanza affidabili). 
  2. Secondo, come dico spesso ai convegni e nel mio blog evemilano.com, oggi più di ieri continuano a giocare un ruolo cruciale le migrazioni e i rebranding: abbiamo visto esempi di successi (Tecnomat, X.com) dove una migrazione ben eseguita può addirittura far crescere la visibilità, ma anche casi in cui il cambio di dominio comporta inevitabili assestamenti (Twitter.com in calo).
  3. Infine, le strategie editoriali dei brand e dei publisher fanno la differenza: chi investe in SEO e contenuti mirati (come Unipol, Bonduelle o i progetti editoriali di qualità) raccoglie i frutti in termini di traffico, mentre chi rimane statico o satura nicchie già competitive rischia di perdere terreno.

Per i professionisti SEO italiani, l’IndexWatch di questo trimestre conferma che l’ottimizzazione è un bersaglio mobile: algoritmi di Google, evoluzione dei competitor e scelte strategiche interne possono cambiare radicalmente la visibilità in poche settimane. Monitorare costantemente queste tendenze e sapersi adattare è la chiave per rimanere tra i Winner nei prossimi trimestri.

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