Abbiamo analizzato miliardi di query di ricerca per comprendere il passaggio delle ricerche da desktop a mobile. Il risultato? La “Mobile Search” è oggi molto più importante di quanto credi. Salta e bordo e dai un’occhiata al nostro studio.
- Riassunto dei risultati più interessanti
- Perché dovremmo fare più attenzione alla differenza tra ricerche mobile e desktop
- Le ricerche da desktop in maggioranza solo per circa un quarto di tutte le keyword
- Quasi due terzi di tutte le ricerche avvengono già da cellulare
- CTR: su cellulare i click non avvengono in quantità minore, bensì in modo diverso
- Confronto internazionale: Italia meno ancorata alle ricerche desktop
- Sviluppo: la quantità di ricerche mobile continua a crescere
- Molte keyword dominate da mobile, poche da desktop
- Le keyword Mid Tail presentano una quota mobile sopra la media
- Intento di ricerca: le domande che Google può rispondere vengono poste su cellulare
- SERP-Features: ricette quasi solo da cellulare, aerei meglio da PC
- Dall'80 al 45%: il settore fa la differenza
- I prossimi passi: il tuo piano d'azione
La quantità di ricerche giornaliere su Smartphone aumenta sempre di più, mentre quelle da desktop o pc diminuiscono stabilmente. Se hai poco tempo da dedicare ad una lettura integrale, di seguito troverai i punti più salienti del nostro studio.
Riassunto dei risultati più interessanti
- In Italia il 67% delle ricerche online avviene via cellulare, una somma molto più elevata che su desktop (32%). Inoltre, più del doppio delle keyword ottiene maggior traffico da mobile.
- Mentre gli utenti desktop cliccano generalmente sul primo risultato (36%), questa percentuale si abbassa per gli utenti mobile (30%), che invece preferiscono aprire anche i risultati seguenti.
- Con il suo 32% di ricerche da desktop l’Italia è uno dei Paesi europei più mobile-friendly, a differenza di Francia e Germania. Interessante è il confronto con il Giappone e l’India, le cui ricerche su desktop sono ulteriormente inferiori e ammontano rispettivamente al 25% e al 16%.
- La quantità di ricerche da mobile aumenta nel tempo: in confronto all’anno scorso, si è assistito ad un incremento di circa il 2,5%.
- Le keyword Mid Tail, che vanno da 1.000 a 100.000 ricerche al mese, hanno un numero di ricerche mobile superiore alla media, mentre le Long Tail assistono ad una quantità relativamente elevata di ricerche desktop.
- Ricerche mobile sopra la media: SERP contenenti ricette (+14,6%), Featured Snippet (+6,8%) e applicazioni di Google come la calcolatrice (+4,5%).
- La quantità di ricerche da Smartphone varia fortemente a seconda del settore: da quasi l’80% dei siti di meteo, a meno del 50% per i temi B2B.
Hai ancora qualche minuto? Allora immergiti nell’analisi completa e nei suoi dettagli: al termine dell’articolo abbiamo anche aggiunto un piano d’azione per aiutarti nei tuoi prossimi step. Cominciamo!
Perché dovremmo fare più attenzione alla differenza tra ricerche mobile e desktop
Questo mese Google passerà dall’indice di ricerca Mobile First al Mobile Only (leggi la dichiarazione qui). Tutti quei siti che finora si affidavano ancora alla versione desktop passeranno ad essere scansionati solo in versione mobile.
Google ha deciso di compiere questo passo perché la maggior parte delle ricerche avviene ormai da Smartphone e questa quota aumenta sempre di più, al contrario delle ricerche da desktop.
Tuttavia, se per Google questo passaggio è generalmente scontato, molte branche della SEO e dell’Online Marketing sono invece ancora ancorate al mondo dei PC: quasi tutti noi lavoriamo di fronte ad un monitor e prendiamo le nostre decisioni sulla base dei dati desktop.
Per dimostrare quanto sono importanti le ricerche mobile oggi, abbiamo analizzato circa 80 milioni di keyword e numerosi miliardi di query di ricerca. I risultati non ti deluderanno.
Le ricerche da desktop in maggioranza solo per circa un quarto di tutte le keyword
Per avvicinarci al tema abbiamo cominciato il nostro studio analizzando per quante keyword del nostro campione la distribuzione di ricerche su desktop è maggiore di quelle su mobile, e per quante tale distribuzione è opposta o uguale.
Il risultato è chiaro: degli 84.637.700 di keyword analizzate solo il 27% ha una distribuzione di ricerche maggiore su desktop rispetto a mobile. Per queste keyword le ricerche su desktop sono più del 55% del totale, mentre quelle mobile non superano il 45%.
La percentuale di keyword maggiormente ricercate su Smartphone è però più di due volte maggiore: quasi il 57% di tutte le keyword ha una maggioranza di ricerche mobile. Le keyword che hanno invece una distribuzione relativamente uguale tra desktop e mobile sono circa il 15% del campione.
Primo punto da tenere in considerazione: a livello di keyword le ricerche su mobile sono circa il doppio maggiori di quelle su desktop.
Quasi due terzi di tutte le ricerche avvengono già da cellulare
Per non basarci solo sull’analisi precedente, abbiamo voluto approfondire lo stesso tema da un angolo differente. Questa volta non ci siamo soffermati sulle keyword singole, bensì su tutte le query complessivamente: con quale dispositivo viene compiuta la ricerca? La risposta:
Anche in questo caso il responso è chiaro: solo il 35% di tutte le ricerche avviene usando un dispositivo desktop, tutto il resto (cioè quasi il doppio delle ricerche) arriva da mobile.
In questo modo abbiamo potuto confermare anche il primo punto della nostra analisi: ora è certo che quasi il doppio delle ricerche predilige i dispositivi mobile rispetto a quelli desktop.
CTR: su cellulare i click non avvengono in quantità minore, bensì in modo diverso
Ma perché è davvero così importante sapere se gli utenti effettuano le loro ricerche usando un PC o uno Smartphone? Forse ti ricorderai del nostro articolo sul CTR di Google, pubblicato l’anno scorso, in cui abbiamo analizzato quanta percentuale di utenti clicca sui risultati organici in determinate posizioni.
Abbiamo voluto compiere la stessa analisi, ma distinguendo gli utenti che cercano da cellulare e da PC. Il risultato:
Si nota bene come il comportamento degli utenti sui due dispositivi sia differente: gli utenti desktop tendono a cliccare più frequentemente il primo risultato organico, su cui atterra il 35% dei click totali.
Su Smartphone il panorama è differente: meno del 30% dei click avviene sul primo risultato organico. Gli utenti mobile, infatti, scorrono più volentieri quelli successivi.
È inoltre interessante notare che su cellulare i risultati organici vengono cliccati quasi più spesso che su desktop: nel nostro campione di keyword, l’82,5% delle ricerche desktop termina con un click, mentre su mobile parliamo di circa l’85%.
Il motivo viene dimostrato dal layout della SERP successiva, che mostra la pagina dei risultati di ricerca per la keyword “San Valentino” su desktop e mobile.
Il primo risultato organico è stato evidenziato in giallo per riconoscerlo meglio. Si tratta di un esempio un po’ eccezionale, ma che si trova spesso in forme simili: su cellulare l’utente deve scorrere a lungo verso il basso prima di poter cliccare su un risultato organico.
La cosa interessante è che questo comportamento sembrerebbe essere stato imparato: gli utenti di Google spesso saltano automaticamente le informazioni offerte dal motore di ricerca e cercano attivamente i risultati organici veri. Così facendo, però, non si fermano necessariamente al primo di essi, bensì valutano anche quelli successivi.
Il secondo effetto di questo layout è che, mentre gli utenti desktop sono più propensi ad effettuare velocemente una nuova ricerca se non trovano il risultato desiderato in prima posizione, quelli da mobile hanno una maggiore disposizione a cercare più in basso. Il dispendio di energie per effettuare una nuova ricerca usando la tastiera del cellulare è infatti maggiore che su PC.
La conclusione: non è vero che gli utenti mobile cliccano meno sui risultati organici, bensì usano le SERP in modo diverso rispetto agli utenti su desktop, cercando più attivamente e in modo mirato i risultati posizionati in basso.
Confronto internazionale: Italia meno ancorata alle ricerche desktop
Per la prossima analisi varcheremo i confini nazionali per scoprire la situazione dei nostri vicini e i loro trend. Di seguito abbiamo riportato un confronto dei Paesi più interessanti con la relativa distribuzione.
In questo confronto di dieci Paesi sono gli Stati Uniti ad avere il primato per percentuale di ricerche su desktop, seguiti da Francia e Germania.
Non stupisce invece la percentuale di ricerche desktop da quei Paesi che spesso hanno saltato questo step: in India si tratta solo del 16% del totale, ma anche in Giappone la quota è solo del 25%.
Interessante notare che altri Paesi europei, come la Germania, sono ancora fortemente legati alle ricerche da PC, al contrario della nostra nazione.
Sviluppo: la quantità di ricerche mobile continua a crescere
Per delineare un prognostico di come si svilupperà la percentuale di ricerche mobile in futuro, nella prossima analisi ci rivolgeremo alla distribuzione dei due dispositivi dell’ultimo anno e mezzo.
Vediamo come la percentuale di ricerche mobile cresca gradualmente, salendo di qualche gradino ogni mese.
Un altro punto interessante è che a Natale la percentuale di ricerche mobile aumenta esponenzialmente, mentre diminuisce quella dai PC degli uffici: questi “Picchi natalizi” si notano molto bene nel grafico precedente.
Ulteriore conclusione da mettere in valigia: la tendenza delle ricerche da Smartphone si sta ancora sviluppando, e tende ad aumentare nel tempo.
Molte keyword dominate da mobile, poche da desktop
Finora ci siamo occupati principalmente di valori mediani, che però possono velocemente trarre in errore e, a seconda della loro distribuzione, mostrare qualcosa che non esiste. Per questo motivo abbiamo deciso di focalizzare la prossima analisi su dei dati più precisi.
Prendendo in considerazione l’intero campione di keyword, abbiamo quindi voluto rispondere alla domanda: quante parole chiavi possiedono una determinata proporzione tra ricerche mobile e desktop? Tutte le keyword sono state suddivise in classi di 10 punti percentuali. Ecco il risultato:
Come c’era da aspettarsi, esistono molte più keyword per le quali prevalgono le ricerche mobile. La distribuzione più comune, per il 17,6% di tutte le keyword, è di 60% mobile e 40% desktop, seguita da 70% mobile e 30% desktop. Le keyword che mostrano più ricerche desktop che mobile si aggiudicano solo il quinto posto in classifica.
La preminenza di ricerche mobile è quindi reale, non un risultato di un fenomeno statistico: per la maggior parte delle keyword le ricerche avvengono da Smartphone, non da PC.
Le keyword Mid Tail presentano una quota mobile sopra la media
La prossima valutazione imbocca una via simile: per comprendere meglio la realtà delle ricerche mobile, abbiamo analizzato quanto la percentuale di ricerche da mobile e desktop dipenda dal volume di ricerca delle keyword.
Per farlo abbiamo suddiviso i volumi di ricerca in sette classi, valutando per ciascuna di esse l’ammontare delle ricerche su Smartphone e su desktop.
Per quanto riguarda le Longtail, cioè per quelle keyword cercate al massimo dieci volte al mese, la quota desktop è maggiore della media: le ricerche mobile sono certamente in maggioranza, ma non così preponderanti come nel caso dei grafici precedenti.
Si può quindi supporre che le keyword Longtail vengano preferibilmente cercate su PC, quando si ha a disposizione una tastiera vera e propria, mentre su Smartphone gli utenti preferiscono seguire i suggerimenti di Google.
Per le keyword con un traffico molto elevato e un volume che eccede il milione di ricerche mensili, la quota mobile scende nuovamente. Qui bisogna però tenere a mente che queste keyword contengono normalmente nomi di brand. Termini generici sono molto rari per keyword con un traffico così alto.
Dal punto di vista SEO, ecco l’insegnamento da portarci dietro: soprattutto per le keyword Mid Tail, con forti valori di conversione, lo spostamento verso le ricerche mobile è ancora più pronunciato di quanto i valori medi potrebbero suggerire a prima vista.
Intento di ricerca: le domande che Google può rispondere vengono poste su cellulare
Nella prossima valutazione daremo uno sguardo al legame tra i dispositivi e l’intento di ricerca. Google, infatti, classifica i suoi risultati in base a cinque intenti di ricerca (Know, Know Simple, Do, Website e Visit) per differenziare lo scopo che si cela dietro alla ricerca di un utente.
Il grafico seguente mostra la differenza che le keyword con un determinato intento di ricerca hanno rispetto alla quota media di ricerche su mobile.
La differenza in positivo più accentuata (che indica quindi una maggiore quota di ricerche mobile rispetto alla media) è quella delle keyword con intento Know Simple. Questo intento lo si rintraccia in keyword come “meteo roma” o “30 kilometri in miglia”, cioè per quelle query che Google può rispondere direttamente nelle SERP senza dover riportare alcun sito esterno.
Ancora più elevata è però la differenza in negativo delle keyword con intento Website, rispetto alla media. Per questo intento di ricerca gli utenti sanno già il risultato a cui vogliono arrivare, ma per la navigazione usano Google invece della barra di ricerca del browser. In genere si tratta di brand o direttamente di domini di cui si conosce già l’URL.
L’insegnamento è che le keyword Know (Simple) possiedono una quota di ricerche da mobile sopra la media, mentre per quelle Website questa quota è decisamente sotto alla media. Gli intenti Do e Visit rientrano generalmente nella media delle ricerche totali.
SERP-Features: ricette quasi solo da cellulare, aerei meglio da PC
L’analisi delle SERP Features, cioè di quelle speciali integrazioni mostrate da Google nelle SERP, ci permette di entrare ulteriormente nel dettaglio.
Come per la valutazione precedente, nel grafico scoprirai quanto si discostano i valori percentuali delle keyword con una determinata SERP Feature, rispetto alla quota media di ricerche mobile.
Spicca chiaramente la grande differenza delle keyword con un box ricette, che vengono cercate su cellulare molto più spesso della media del 64,1% di tutte le altre keyword: quasi l’80% di tutte le ricerche che contengono un’integrazione “Ricetta” vengono effettuate usando uno Smartphone.
Ma anche le keyword per le quali Google mostra un Featured Snippet o un’applicazione (ad esempio la calcolatrice o la conversione di valuta) vengono cercate più spesso da mobile rispetto alla media.
Le ricerche più complesse presentano invece una quota mobile generalmente sotto la media: lo vediamo dalle keyword per le quali Google mostra un box per annunci di lavoro o prenotazione di voli. In questi casi, poco più della metà di tutte le ricerche viene effettuata usando un cellulare.
Conclusione: mentre determinati argomenti sono predestinati alla ricerca mobile, quelli più complessi vengono generalmente cercati da desktop.
Dall’80 al 45%: il settore fa la differenza
Terminiamo in bellezza con l’analisi dei settori: per la seguente valutazione, abbiamo analizzato le keyword più comuni di un certo numero di domini leader nel rispettivo settore.
Nel grafico possiamo notare quanto sia elevata la quota di ricerche mobile e desktop nei settori più rilevanti.
Le differenze tra settori sono evidenti: se per i siti metereologici solo una ricerca su cinque arriva da desktop, nei temi B2B i PC vanno per la maggiore.
Da una parte notiamo che argomenti come il meteo, i prodotti per animali, la ricerca di partner e le ricette sono fortemente legati alle ricerche su Smartphone. Sopra la media sono anche temi come sport/fitness, medicine e moda.
Dall’altra parte esistono dei settori in cui la quantità di ricerche mobile scende fortemente sotto la media: si tratta delle offerte di lavoro e dei siti nella branca delle comunicazioni.
Per dimostrare che esistono anche dei settori in cui la ricerca mobile non ha ancora raggiunto la maggioranza, abbiamo inserito nella valutazione anche temi B2B: software (come Salesforce o Hubspot), ma anche commercio/acquisti B2B (come Würth), che mostrano al momento più ricerche da desktop che da mobile.
Ecco l’ultimo insegnamento da portarci a casa: non esiste una formula forfettaria per quanto riguarda la rilevanza delle ricerche mobile. La quota è differente a seconda della branca e del settore di riferimento.
I prossimi passi: il tuo piano d’azione
Congratulazioni per aver letto l’articolo fino alla fine! Ora che hai un’idea molto più approfondita dello status quo delle ricerche mobile su Google, è ora di dare inizio alle danze: alla teoria devono seguire le misure pratiche.
Per fare in modo di cominciare il tuo futuro su mobile con il piede giusto, ti consigliamo di considerare i punti seguenti:
- Google sta indicizzando il tuo sito con Googlebot Smartphone? Questo mese Google ha annunciato di voler sospendere Googlebot Desktop, quindi il fatto che un sito non abbia ancora effettuato il passaggio automatico a Googlebot Smartphone potrebbe preannunciare dei problemi. Puoi controllare questo punto su Google Search Console, all’interno delle impostazioni.
- Sai già a quanto ammonta la quota di ricerche mobile nel tuo settore? Come abbiamo visto, in alcuni settori la conversione da desktop a mobile è più avanti di altri, per cui è utile valutare a quanto ammonta la quota desktop/mobile nella propria branca di riferimento. Google Search Console può mostrarti questo valore per le keyword per cui già ti posizioni, mentre su SISTRIX puoi trovare tutte le altre (“meteo“: 94% mobile; “seo tool“: 17% mobile).
- Non illuderti con le metriche di performance desktop. In preparazione al Page Experience Update numerose aziende stanno aggiornando le proprie metriche di performance. Per farlo, spesso prendono in considerazione i valori dei Core Web Vital per desktop: si tratta però d’indicatori inutili perché Google ha chiaramente comunicato che l’Update riguarda unicamente la ricerca mobile, e che quindi contano le metriche per questo tipo di dispositivo.
- Stai prendendo le tue decisioni sulla base dei dati giusti? La maggior parte dei tool riporta ancora i dati desktop, misurando i ranking e usando Onpage Crawler solo per questo tipo di dispositivi. Tali dati non riflettono più la realtà: da SISTRIX sono ormai anni che abbiamo preso una posizione Mobile First e mostriamo ai nostri utenti (a meno che non abbiano deciso diversamente) i dati mobile.
- Usa il tuo Smartphone per monitorare le SERP di Google e il tuo sito. Bisogna ammetterlo: quando si è seduti tutto il giorno di fronte ad un monitor è difficile rinunciare ad alcune comodità. Tuttavia, dovresti cercare di utilizzare anche uno Smartphone per navigare le SERP di Google e il tuo sito. Uno strumento utile sono i Chrome Developer Tools, che ti permettono di simulare questo tipo di formato anche da desktop.
Chiudiamo quindi il discorso della differenza tra le ricerche da Smartphone e desktop, la rilevanza del mobile e gli step consigliati. Per concludere, abbiamo un ultimo suggerimento per te: se non hai ancora mai visto SISTRIX, ti consigliamo di sfruttare la nostra prova gratuita.
Ultimamente abbiamo aggiunto numerose novità relativamente ai dati mobile: funzionalità per keyword completamente rinnovate, l’integrazione dei Core Web Vital e un focus generale al Mobile First. Credici, ne vale la pena.