Succede raramente che dei siti vengano completamente esclusi dall’Indice di Google, ma è proprio ciò che è avvenuto al canale di propaganda russo Russia Today (rt.com) a causa delle sanzioni della Commissione Europea.
Il 2 marzo la Commissione UE ha varato una sanzione vietando la divulgazione di Russia Today e Sputnik nell’Unione Europea, compresi tutti i canali di distribuzione alternativi come IPTV, streaming e siti.
Google si è preso del tempo per mettere in atto tale decisione, ma è passato ora all’azione. L’Indice di Visibilità giornaliero di rt.com mostra chiaramente che l’intero dominio è scomparso da Google tra il 16 e il 17 marzo.
Anche la ricerca tramite site: query non mostra altro che la solita pubblicità di Google Search Console, confermando l’avvenuto cambiamento.
Chi pensa però che Google stia agendo effettivamente per convinzione, rimarrà deluso: in Svizzera (Paese che, come è noto, non fa parte dell’Unione Europea e quindi non viene toccato dalle sanzioni) Russia Today si posiziona costantemente da anni con 5.000 keyword.
Anche gli internet provider stanno seguendo la sanzione utilizzando (miopi) blocchi DNS, che però, in Europa, non hanno alcun effetto sul comportamento di crawling di Google, la cui intera infrastruttura è rigorosamente americana.