Inserire inserzioni pubblicitarie su Amazon è semplice, ma è comunque utile conoscere le conseguenze delle loro impostazioni prima di cominciare. In questo articolo ti spiegheremo a cosa dovresti prestare particolare attenzione e come iniziare da principiante.
- Iniziamo con le basi in breve
- Passo 1: scelta della campagna di vendita (prodotti sponsorizzati o brand sponsorizzati)
- Passo 2: pianificare e dare un nome alla campagna
- Passo 3: creazione della campagna
- Passo 4: creare gruppi di annunci
- Passo 5: definire la strategia di offerta
- Passo 6: definire le "Negative Keywords"
- Quali sono i vantaggi di una campagna manuale?
- A quanto dovrebbe ammontare la mia offerta?
- Conclusione: provare, imparare, vendere di più
Gli annunci Amazon raggiungono i clienti poco prima che abbiano preso una decisione d’acquisto, e per questo motivo sono spesso dei veri e propri acceleratori di conversione.
Tuttavia, molti venditori (soprattutto se piccoli) sono restii ad usare annunci di prodotti sponsorizzati o altri tipi di pubblicità di Amazon, e questo nonostante la piattaforma faciliti il lavoro offrendo numerose automazioni. È ora quindi di togliere qualsiasi dubbio a riguardo.
Iniziamo con le basi in breve
Se vuoi che i tuoi articoli su Amazon rientrino nei prodotti sponsorizzati, devi acquistare pubblicità. Amazon offre attualmente tre opzioni pubblicitarie: prodotti sponsorizzati (Sponsored Products), brand sponsorizzati (Sponsored Brands) e Sponsored Displays.
Ognuno di questi formati pubblicitari permette di presentare i tuoi prodotti agli utenti interessati. La pubblicità può infatti apparire quando gli utenti cercano una keyword specifica (Sponsored Products o Sponsored Brands), oppure sotto forma di Display Ads (Sponsored Displays).
Come nel caso di Google, questo tipo di pubblicità funziona tramite keyword. Ad esempio, puoi fare in modo di raggiungere tutti gli utenti che cercano “scarpe blu” acquistando proprio questa keyword, in modo che il tuo prodotto venga suggerito in una posizione più evidente.
Per la pubblicità su Amazon pagherai solo quando un utente fa clic sul tuo annuncio. Tuttavia, il fatto che arrivi sulla pagina del tuo prodotto non significa che comprerà: il tasso di conversione indica invece quanti clienti è necessario attirare sulla pagina di prodotto per realizzare una vendita.
Questa metrica dipende però molto dal settore, dal prodotto e dall’ottimizzazione: è possibile che un acquisto si realizzi con una media di 3 visitatori, o di 100.
Passo 1: scelta della campagna di vendita (prodotti sponsorizzati o brand sponsorizzati)
All’inizio di una nuova campagna devi scegliere tra le opzioni pubblicitarie di Amazon. Sei un principiante e t’interessa aumentare il tuo fatturato?
In questo caso i prodotti sponsorizzati e i brand sponsorizzati si prestano meglio rispetto agli Sponsored Display, perché puoi rivolgerti direttamente al cliente in modo ancora più specifico prima della vendita.
Se è la prima volta che crei un’inserzione su Amazon, i prodotti sponsorizzati sono la scelta migliore, in quanto ti permettono di raccogliere dati per prepararti alle inserzioni di brand sponsorizzati senza dover prestare attenzione a troppe problematiche.
Inoltre, sono particolarmente utili anche in seguito per i tuoi prodotti di punta con un margine elevato e un buon tasso di conversione.
Passo 2: pianificare e dare un nome alla campagna
Partendo dal presupposto che il successo dei primi passi ti porterà probabilmente ad investire a lungo termine nei prodotti sponsorizzati di Amazon, è molto importante che tu presti attenzione a come organizzare campagne e prodotti usando i nomi giusti.
Spesso ha senso lavorare con macro e micro categorie e scendere sempre più nel dettaglio. Quindi, se prendiamo il famoso esempio delle “scarpe blu”, la denominazione secondo il principio “scarpa -> sport/uso -> colore -> marca -> nome del modello” potrebbe essere una buona strategia per aiutarti a organizzare le tue campagne.
Ricorda: all’interno della campagna vengono creati anche dei gruppi di annunci che possono essere formati da più prodotti. Amazon consiglia di raggruppare i prodotti in un gruppo d’inserzioni se hanno la stessa categoria e fascia di prezzo.
Il secondo motivo per cui è utile essere organizzati fin dall’inizio: puoi pianificare e allocare meglio il budget.
Passo 3: creazione della campagna
Una volta dato un nome significativo alla campagna bisogna prendere una serie di decisioni:
- budget giornaliero: il budget massimo giornaliero non è fisso perché Amazon punta al valore medio mensile. Se lo imposti a 25 euro, ad esempio, puoi attivare annunci per 30 euro un giorno e per 15 euro un altro, ma a fine mese non avrai superato il budget giornaliero prefissato.
- data finale: questo campo può essere lasciato vuoto se non pianifichi un termine per la tua campagna.
- targeting automatico: Amazon seleziona automaticamente le keyword e i prodotti simili per pubblicizzare il tuo prodotto.
- targeting manuale: puoi selezionare autonomamente le keyword e i prodotti.
Con Amazon è possibile impostare manualmente molti parametri. Tuttavia, le campagne automatizzate fanno gran parte del lavoro per te e offrono un risultato soddisfacente. Senza contare che le impostazioni automatiche ti consentono di raccogliere i dati a tuo piacimento e di apportare modifiche manuali in un secondo momento. Per questo motivo ti consigliamo d’iniziare proprio con una campagna automatizzata.
Passo 4: creare gruppi di annunci
A questo punto puoi assegnare a un gruppo di annunci i prodotti di una campagna che reputi più adatti. A tale scopo, utilizza semplicemente il campo di ricerca di Amazon.
Passo 5: definire la strategia di offerta
Ora puoi scegliere tra tre opzioni:
- offerte dinamiche – solo al ribasso: Amazon abbasserà l’offerta nel caso ci fosse una bassa probabilità di ottenere una vendita.
- offerte dinamiche – aumento e diminuzione: come per il punto precedente, Amazon può decidere di aumentare l’offerta fino a un massimo del 100% se è probabile che l’inserzione porti a una vendita.
- offerta fissa: Amazon utilizza l’offerta esatta.
- regolazione dell’offerta in base al posizionamento: in questo caso puoi aumentare l’offerta per far salire i tuoi prodotti nella prima pagina dei risultati. Più desideri salire nel posizionamento, più dovrai investire.
Le offerte dinamiche possono essere un vero e proprio spreco di costi oppure, al contrario, un modo perfetto per ottimizzare le spese. Soprattutto per i principianti, può essere utile provare tutte le opzioni per familiarizzare con le differenze e trovare la strategia più adatta ai propri prodotti.
È Amazon stesso a suggerirti quanto dovrebbe essere alto il tuo range di offerta per fare in modo che la tua pubblicità venga mostrata. Questo perché, anche se è invisibile agli occhi dell’utente, si sta svolgendo una vera e propria asta di prezzi in tempo reale: tutti coloro che hanno fatto offerte su una specifica keyword vengono confrontati tra loro. Il prezzo più alto e la migliore performance del rivenditore sono criteri di successo per vincere l’asta: il vincitore viene mostrato in testa alla classifica, mentre tutti gli altri seguono o non vengono mostrati affatto.
Passo 6: definire le “Negative Keywords”
Le query di ricerca che non c’entrano con le tue keyword possono rivelarsi molto care per il tuo portafoglio. Per questo motivo puoi fare in modo di escludere parti di una query di ricerca tramite le “Negative Keywords” in modo da limitare le tue inserzioni solo alle giuste query.
Ad esempio, se vendi scarpe blu da uomo, le parole “da donna” o “da bambino” devono essere assolutamente presenti nell’elenco delle “Negative Keywords”. Si tratta di un modo economico e abbastanza semplice per ottimizzare la tua campagna Amazon Ads, soprattutto se non sta funzionando come dovrebbe.
Quali sono i vantaggi di una campagna manuale?
Con una campagna manuale hai a disposizione un numero significativamente maggiore di impostazioni in modo da poter, ad esempio, fare offerte più elevate per le keyword per le quali l’acquisto è più probabile.
Ad esempio, se le tue scarpe blu appartengono al marchio XX, è molto più probabile che un potenziale cliente che cerca “scarpe blu da uomo del marchio XX” sia più propenso all’acquisto rispetto a chi cerca solo “scarpe blu”.
Questo perché, mentre la prima è una ricerca di un prodotto specifico, dove quindi un click vale molto di più perché ha una probabilità di acquisto maggiore, la seconda è una query relativamente generica. Ecco perché può aver senso lavorare anche sui dettagli tramite una campagna manuale.
A quanto dovrebbe ammontare la mia offerta?
L’offerta massima ottimale dipende da molti fattori ed è un calcolo piuttosto azzardato a prima vista. Le spese per la pubblicità su Amazon non devono mai superare il margine di profitto: per evitare che ciò accada, è sufficiente conoscere il proprio tasso di conversione e il margine di profitto. Ecco un esempio di calcolo:
- per ogni vendita ti restano 10 euro di profitto.
- per chiudere una vendita sono necessari 25 click sulla pagina del prodotto.
- un click può quindi costare da 0 a 40 centesimi prima di non ottenere più un profitto.
- se vuoi conservare la metà del tuo margine di profitto, dovrai impostare un massimo di 20 centesimi per click.
Conclusione: provare, imparare, vendere di più
A prima vista, Amazon Ads sembra più facile da capire di quanto non sia in realtà. È opportuno iniziare con un budget ridotto e utilizzare le opzioni di automazione, per poi approfondire e imparare di più sulle strategie manuali e sulle opzioni di ottimizzazione. Non investire troppo all’inizio e sfrutta bene i dati che raccogli. Con il tempo, sarai in grado di ottimizzare al meglio le tue campagne.