Nella maggior parte dei casi, un sito che scompare temporaneamente dall’Indice di Google non perde i propri posizionamenti. Tuttavia la risposta a questa domanda dipende molto da quanto è durata l’estromissione della pagina (o del sito).
Google non può mostrare un sito all’interno dei risultati di ricerca se questo ne blocca l’indicizzazione. La prima conseguenza di questo fatto è quindi la perdita di tutti i ranking (o posizionamenti) delle pagine coinvolte.
Se tale deindicizzazione non è avvenuta da troppo tempo, è però ancora possibile che Google riposizioni il sito come prima, una volta che questo venga nuovamente indicizzato.
Nel caso tu stia incorrendo questo problema, ti consigliamo di porti tre domande:
- Da quanto tempo i Ranking sono stati interrotti / le pagine non si trovano più nell’Indice?
- Perché le pagine non si trovano più nell’Indice?
- Cosa è possibile fare dopo aver risolto l’errore?
Da quanto tempo i posizionamenti hanno cominciato a peggiorare?
Nel caso tu abbia scoperto da poco che il tuo sito non si trova più nell’Indice di Google, ecco alcuni passi per capire quando è sorto il problema.
Prima di tutto consulta lo “Stato dell’indicizzazione” di Google Search Console, oppure l’Indice di Visibilità del dominio all’interno del Toolbox SISTRIX.
Siccome l’Indice di Visibilità misura la visibilità del dominio all’interno dei risultati di ricerca di Google, esso rifletterà eventuali perdite di posizionamenti.
Nell’esempio seguente vediamo un crollo nella visibilità di un dominio:
Se tale ricaduta risale a meno di 30 giorni fa, potrai vederne l’andamento in modo ancora più esatto grazie all’Indice di Visibilità giornaliero:
In questo caso possiamo sostenere con esattezza che la perdita di visibilità è avvenuta tra l’1 e il 4 agosto 2019 e, grazie a questa conoscenza, cominciare ad indagarne il motivo.
Perché le pagine non si trovano più nell’Indice?
Ora che hai rilevato il problema, avrai probabilmente reso il tuo sito nuovamente disponibile: a questo punto procediamo con gli step successivi per individuarne la causa.
Il robots.txt
Il primo punto da prendere in considerazione è sempre il robots.txt del sito, che potrebbe star vietando l’accesso a GoogleBot. La conseguenza di questa istruzione è che Google non scansionerà più le pagine del sito e quindi non le inserirà nell’Indice (a parte per alcune eccezioni).
L’uso del noindex
Vale la pena visitare il proprio sito per accertarsi che le pagine non siano state erroneamente impostate come noindex, cosa che può accadere anche solo perché si è spuntata l’opzione sbagliata nel proprio Content Management System. In alcuni casi, anche se rari, il noindex potrebbe non trovarsi nel codice sorgente della pagina, bensì nel Server Response tramite l’X-Robots-Tag.
I problemi tecnici
Nel caso entrambi i casi precedenti non sussistano, resta solo da accertarsi che non ci siano problemi tecnici relativi, ad esempio, al server oppure ad alcune richieste automatiche che causano l’esclusione dell’IP consultato. Per individuare tali problemi si può chiedere aiuto a dei tecnici, oppure utilizzare l’Optimizer di SISTRIX. Esso scansionerà automaticamente il tuo sito proprio come Google, dandoti la possibilità, anche durante la scansione, di vedere nel “Live-Log” se il server, ad esempio, rimanda numerosi codici di errore 400 (richiesta non valida) o 500 (errore del server).
Conclusioni
Dopo aver accertato queste tre fonti di errore, avrai quasi sicuramente già capito il motivo per cui la tua pagina non compare più nell’Indice di Google.
Adesso è ora di tirarsi su le maniche e di risolvere l’errore!
Cosa posso fare dopo aver risolto l’errore?
Una volta rimosso l’errore che impediva a Google di scansionare/ indicizzare la pagina (o il sito), il passo seguente è di lasciare che quest’ultimo la scansioni e indicizzi nuovamente nel minor tempo possibile.
Potrai quindi utilizzare la funzione della Sitemap su Google Search Console, così da richiedere a Google la ri-immissione degli URL nell’Indice. Esistono anche altri modi per informare Google riguardo ad una Sitemap, ma è utile ricordare che, se ne hai già inviata una in passato, il motore di ricerca potrebbe non scansionarla nuovamente in automatico. Per saperne di più puoi rivolgerti all’approfondimento di Google Search Central.
Una volta che Google avrà nuovamente scansionato e indicizzato le pagine, procederà a valutare se sono avvenuti dei cambiamenti al loro interno: nel caso siano identiche alle versioni precedenti alla deindicizzazione, il motore di ricerca riposizionerà gli URL in base ai vecchi Ranking.