Attributi rel: come utilizzarli per una SEO migliore

Sia i link interni che quelli esterni aiutano l’algoritmo di Google e i Quality Rater a valutare il tuo sito. In questo contesto, i tag HTML permettono ai browser di capire come leggere, formattare e visualizzare il contenuto di una pagina, mentre i tag di attributo rel aiutano i web crawler a comprendere il valore di ciascun link.

tre tipi di attributi rel

Che cos’è l’attributo rel?

Gli attributi rel sono piccole parti di testo HTML che descrivono la relazione tra la pagina in cui si trova un link e quella collegata dallo stesso link.

Gli attributi rel possono essere utilizzati sia per i link che per altri elementi HTML, come la navigazione del sito o i moduli da compilare. In tutti i casi il loro obiettivo è di aiutare i bot di ricerca, i crawler e gli spider di Google a capire cosa sta succedendo sul tuo sito e come lavorano insieme elementi diversi.

Ecco alcune informazioni sui diversi attributi rel:

  • L’attributo rel più indicato per un modulo da compilare è lo “stylesheet”, che fornisce ai bot di ricerca il motivo per cui una parte del tuo sito è formattata in modo diverso.
  • L’attributo rel HTML “noopener” ordina invece al browser di aprire i link in una nuova scheda, mentre un attributo rel nei tag dei link informa i bot di ricerca della destinazione del link.
  • Gli attributi rel “nofollow”, “sponsored” e “UGC” aiutano i motori di ricerca a definire il valore dei collegamenti ipertestuali sul tuo sito.
  • L’attributo rel “nofollow” indica ai crawler dei motori di ricerca che il webmaster non raccomanda il sito o la pagina a cui il link conduce.

Quest’ultimo attributo indica a Google che la pagina di destinazione non dovrebbe essere favorita in nessun modo nei ranking a causa del link, ma la decisione finale se favorire o meno tali ranking spetta comunque al motore di ricerca. In passato, infatti, l’attributo era un’istruzione obbligatoria da seguire, ma oggi è solo un suggerimento che Google può prendere in considerazione o meno.

  • Rel=”ugc” è l’attributo rel per i contenuti generati dagli utenti. Esso può essere utilizzato per indicare che il link non è stato creato dal Webmaster, bensì da un utente del sito: un buon esempio sono i link derivanti da commenti di blog e forum.

L’attributo rel=”ugc” è importante perché indica a Google che il Webmaster non ha il controllo completo sul contenuto linkato, in alcuni casi addirittura aiutandolo ad evitare una penalità da parte di Google.

  • Ci sono anche attributi rel sponsorizzati (“sponsored“), utili per i link derivanti da annunci a pagamento o da partner che ti compensano in qualche modo per includere un collegamento ipertestuale al loro sito, prodotto o pagina.

Quest’ultimo attributo dimostra a Google che il link non è un’approvazione editoriale, bensì un patto commerciale. È importante menzionare esplicitamente questi tipi di link in modo da non farli passare per tattiche di “Black Hat SEO“.

Quando è utile usare il rel nofollow e gli altri tag dell’attributo rel?

Non tutti i link devono essere esattamente definiti, quindi gli attributi rel non vengono sempre utilizzati. Anzi, in alcuni casi sono del tutto inutili! In altri casi, invece, è importante usarli per assicurarti di ottenere il massimo valore dai link presenti sul sito o per evitare penalità ingiustificate da parte dell’algoritmo di Google.

Se stai semplicemente menzionando una pagina esterna (magari come riferimento per maggiori informazioni su un prodotto), è bene che Google non consideri necessariamente tale menzione come una “raccomandazione” per ranking migliori: a questo proposito è utile usare l’attributo “nofollow” all’interno del link.

Non inserendo l’attributo “nofollow” o un qualsiasi altro attributo rel, aggiungi implicitamente un “attributo rel follow” ai link. Pertanto, ti consigliamo di non includere alcun attributo “follow” nei link verso pagine che non desideri esplicitamente supportare e raccomandare.

L’attribuzione del contenuto generato dall’utente, cioè l’attributo rel=”ugc”, deve essere inclusa in tutti i collegamenti ipertestuali verso contenuti creati da utenti del sito.
Ciò include i link alle sezioni di commenti di blog, forum di una community e directory, ma anche ai testi generati dagli utenti.

La corretta identificazione di questi link può portare i crawler e gli spider ad essere più tolleranti nei confronti di eventuali contenuti indesiderati o di testi che possono violare le linee guida di Google.
Gli attributi rel=“sponsored“ dovrebbero sempre venire utilizzati per i tuoi collegamenti ipertestuali a pagamento o per i link ad annunci pubblicitari a pagamento. In caso contrario, i motori di ricerca potrebbero pensare che siano collegati a pratiche SEO illecite, come la vendita di link, portando il tuo sito a essere bannato dai Search Quality Rater di Google o dal Search Quality Insight team di Bing.

Conclusione

Aiutare i motori di ricerca a comprendere il tuo sito e i suoi contenuti è la componente centrale di una buona ottimizzazione dei motori di ricerca. Gli attributi rel e i tag HTML sono soltanto una parte dell’intero processo: inserendo ogni elemento al posto giusto, potrai migliorare la performance SEO del tuo intero sito.