I link impostati come Nofollow non passano alcun Linkjuice alla pagina collegata, per cui non vengono seguiti dal crawler del motore di ricerca. Quando ha senso usare l’attributo Nofollow per i link interni o esterni?
Nofollow per i link interni
L’uso dell’attributo Nofollow per i link interni non dà alcun tipo di beneficio, anzi: non c’è assolutamente alcun motivo per cui dovresti farlo, e secondo Matt Cutts porta più svantaggi che vantaggi.
Nofollow per i link esterni
L’attributo Nofollow può aver senso per prevenire la spam in quelle pagine dove i visitatori possono condividere il proprio contenuto. In questo modo, gli utenti non creeranno spam per aggiungere link verso il loro sito, all’interno del contenuto da loro creato.
La Guida di Search Console spiega che i link a pagamento o gli annunci su di un sito devono essere segnalati con attributo “nofollow”.
Le linee guida dei motori di ricerca richiedono che i link a pagamento vengano segnalati in un formato leggibile dal computer, come accade per i consumatori online e offline che apprezzano la segnalazione delle relazioni commerciali a pagamento (ad esempio, un annuncio su un’intera pagina di un quotidiano contrassegnato dalla dicitura “Pubblicità”)
– Guida di Search Console
Se il tuo sito possiede (molti) backlink con l’attributo “nofollow” non ci sarà alcun impatto negativo sulla sua qualità. I link “nofollow” non sono rilevanti per il calcolo del PageRank e non vengono considerati segnali negativi.
Cosa dice Google?
Non userei il Nofollow per i link interni perché porta più svantaggi che vantaggi. Il motivo riguarda il fatto che il PageRank del sito si basa sui suoi link: impostando i link interni come Nofollow, essi verranno esclusi e non passeranno più PageRank.
Fonte: Matt Cutts
Maggiori informazioni sul tema
- Utilizzo di rel=”nofollow” per link specifici – Guida di Search Console