La qualità e la quantità di link in entrata verso un sito si rivela essere tuttora uno dei criteri più importanti per la distribuzione dei risultati di ricerca di Google. Questo significa che una creazione significativa di link verso un sito è un prerequisito fondamentale per ottenere buoni Ranking, insieme ad un’ottimizzazione OnPage ben fatta.
A seconda dell’intensità della competizione per una specifica keyword, la link building potrebbe richiedere più risorse umane ed economiche del previsto: chi si occupa di SEO dovrà quindi informare i responsabili del processo decisionale all’interno dell’azienda (CEO, capo di dipartimento, budget manager) riguardo alla link building, in modo da avere a disposizione le risorse sufficienti. Questo processo può rivelarsi difficile, nel caso in cui le conoscenze specialistiche degli stakeholder relativamente alla SEO siano particolarmente basse. Il SEO Hanns Kronenberg ha creato uno schema informativo per rappresentare una situazione simile, in modo da spiegare le basi fondamentali della distribuzione dei link (distribuzione e creazione), qui tradotto in italiano. Questo schema può essere anche usato per avere una panoramica completa di ogni alternativa, anche per gli esperti SEO, utile durante la fase organizzativa della strategia di link building.
Come mostra lo schema, è possibile differenziare tra più tipi di link building, in base alla forma di relazione tra la pagina che offre il link (link giver) e la pagina oggetto del link (link receiver). Il raggio di relazione può variare tra quei link creati volontariamente, creati da siti che non presentano alcun tipo di legame (relazione anarchica), e quei link formati in seguito ad un ordine diretto del link receiver, ad esempio all’interno del proprio network di link o del proprio sito web (legame completo).
Nel caso di link creati volontariamente, il link giver possiede una libertà illimitata relativamente al design dei link (testo del link, follow vs. nofollow, durata, collocazione, ecc.), che diminuirà man mano che il tipo di link diventerà un puro “link comandato”. Minore sarà la libertà del link giver, maggiori saranno ovviamente le opzioni di controllo del link receiver.
Entrambi gli estremi possiedono vantaggi e svantaggi. Se il link receiver ha maggiore possibilità di controllo, potrebbe scegliere autonomamente il proprio testo di link, ad esempio. Tali link potrebbero rivelarsi indispensabili perché il sito web possa raggiungere un posizionamento elevato nei risultati di ricerca, relativamente a delle keyword con competizione molto forte. Allo stesso tempo, i link creati artificialmente rischiano fortemente di presentare dei profili innaturali, che, se riconosciuti da Google, andranno velocemente incontro ad un filtro.
Link creati volontariamente permetteranno al sito di avere un profilo organico (naturale): con questo tipo di link, il link receiver avrà poca influenza sulle varie caratteristiche, come il testo di link. Sarà inoltre difficile trovare link naturali con anchor text particolarmente attraenti, come “Confronto assicurazioni”, “Carte di credito” o “Hotel Londra”. Tuttavia, questi link si rivelano assolutamente preziosi. Maggiore è il numero di link naturali che otterrai, maggiore sarà quello dei “Link imposti” che potrai incorporare nel tuo link-mix, senza che questi ultimi abbiano un effetto negativo su Google.
Si potrebbero scrivere libri interi sulla distribuzione dei link e sulla spiegazione di tutti i differenti tipi di tecniche di link building presentate nello schema precedente, inclusi vantaggi e svantaggi, ma questo non è lo scopo del nostro articolo. Il nostro scopo è di rendere chiara la relazione essenziale presentata nello schema.
Termineremo sottolineando un’ultima volta l’importanza fondamentale di una relazione funzionale tra il link receiver e il link giver. Molti siti tendono ancora ad ignorare la conoscenza e l’uso della link buiding da parte degli esperti. Creare e rafforzare i legami verso partner di link interessanti è un passo fondamentale per ottenere maggiore controllo della distribuzione dei link. In questo caso, potrebbe anche essere utile dare uno sguardo alle politiche di distribuzione in generale: i produttori dei beni cercheranno di creare e rafforzare i legami con i direttori della filiale e con gli agenti d’acquisto attraverso degli incentivi (ad esempio, eventi, viaggi o premi vari). Mentre i venditori avranno spesso la funzione di guardiani nella distribuzione dei beni, i link givers (potremmo anche chiamarli “venditori di informazioni”) e i SEO (distributori di link verso altri siti) sono molto simili tra loro. Un esperto nel settore che abbia a cuore questa relazione garantirà normalmente ai SEO un budget maggiore per rafforzare la link building.