L’Indice di Visibilità di SISTRIX mostra quanto un dominio sia visibile su Google ed è quindi un parametro fondamentale per misurare e valutare la propria performance SEO: una ricaduta nell’andamento di questo grafico deve essere interpretata come campanello d’allarme e seguita da un’immediata analisi del proprio sito, in modo da rilevare e correggere eventuali problemi tecnici. In alcuni casi però non è così semplice scoprire la causa di un andamento scostante del grafico, come nel caso che valuteremo in questo articolo, relativo al dominio della famosa azienda francese Leroy Merlin. Per quale motivo la visibilità di leroymerlin.it è così instabile? Lo capiremo insieme, utilizzando passo per passo le funzioni e i dati del Toolbox SISTRIX.
Le oscillazioni dell’Indice di Visibilità
A partire dall’inizio di luglio 2017 il dominio leroymerlin.it ha vissuto numerosi alti e bassi, arrivando a dei picchi al ribasso che hanno causato la perdita di fino al 66% della sua visibilità. Si tratta di andamento particolare, in quanto tali picchi si susseguono con una certa regolarità, dando l’impressione di essere causati da contenuti duplicati.
Per validare questa tesi utilizzeremo il modulo SEO del Toolbox, ma in alternativa si potrebbe beneficiare anche del modulo Optimizer, che permetterà di effettuare un’analisi OnPage dell’intero sito, rilevandone eventuali errori (tra cui, appunto, casi di contenuti duplicati).
Le pagine indicizzate
Spostandoci dunque al modulo SEO, una sezione salta immediatamente all’occhio: le pagine indicizzate. Il grafico mostra chiaramente come la quantità di queste ultime sia sempre più aumentata nel tempo.
Come possiamo vedere dalla tabella, al momento ben 177.000 URL di leroymerlin.it rientrano nell’indice di Google. Se però torniamo alla pagina di panoramica della sezione “Keyword”, notiamo che gli URL posizionati nelle prime 100 posizioni (Top-100) delle SERP sono solo 7.193.
Si tratta di una forte sproporzione, in quanto significa che più del 95% delle pagine indicizzate da Google non rientra neanche nelle prime dieci pagine di google.it.
Proseguiamo allora la nostra analisi rivolgendoci alle keyword di Ranking e in particolare alla loro posizione nelle SERP, nella sezione “Distribuzione del Ranking“. In questo modo avremo un ottimo punto di partenza che ci permetterà di avere un quadro generale della situazione, prima di approfondire il resto dell’analisi.
La distribuzione dei Ranking
Il dominio leroymerlin.it presenta dei Ranking generalmente positivi: la maggior parte delle sue keyword si posiziona nella prima pagina dei risultati organici di Google. Il problema è la loro instabilità: in media il 20% delle keyword rimane nelle prime posizioni, ma, in alcuni casi, queste possono arrivare anche fino al 38%. Questo significa che i Ranking sono normalmente buoni, e in alcuni casi anche molto buoni.
L’analisi degli URL
Finora possiamo quindi concludere che la qualità dei contenuti non è il problema che stiamo cercando. Non ci resta che scoprire quali URL si posizionano nei primi 10 e 100 risultati organici delle SERP, utilizzando la sezione “URL“. Per limitare il numero dei risultati e semplificare l’analisi, possiamo impostare il filtro “Numero di parametri <= 1”, creabile cliccando sul bottone verde “Filtra adesso”.
Notiamo immediatamente che le pagine indicizzate posizionate nelle SERP sono soprattutto pagine di categoria. Sono però tre le caratteristiche che le accomunano:
- si tratta di pagine di prodotti in cui sono presenti dei filtri
(ad esempio: www.leroymerlin.it/prodotti/pavimenti-in-legno-legno-composito-e-plastica-per-esterni-CAT4098-c)
- spesso le pagine sono successive alla prima
(www.leroymerlin.it/prodotti/serre-e-coperture-CAT651-c?page=2)
- nella lista rientrano anche delle pagine di ricerca
(https://www.leroymerlin.it/ricerca?q=sedie)
La radice del problema
Questo significa che i contenuti delle pagine indicizzate risultano spesso molto simili tra loro, in quanto sono semplicemente filtrati o ordinati in modo diverso. Questo fatto potrebbe confondere Google, in quanto non gli permette di capire quale URL sia il più adatto ad una determinata keyword: per ovviare a questa indecisione, Google posizionerà più URL per ogni singola keyword, alternandoli periodicamente all’interno delle SERP.
Questo fatto è ben visibile in “Cambiamenti di URL“, dove risulta chiaro che questo problema influenza una grande quantità di pagine, le quali presentano posizionamenti molto variabili nel tempo.
Prendiamo ad esempio la settimana tra il 26 marzo e il 2 aprile 2018, dove l’Indice di Visibilità mostra un forte picco al ribasso: notiamo che molte keyword di leroymerlin.it sono peggiorate notevolmente nei Ranking.
Questa instabilità nei Ranking si può vedere nel dettaglio anche nel grafico relativo ad una singola keyword del dominio, come quello seguente:
Oscillazioni nei Ranking per leroymerlin.it: la keyword d’esempio si posiziona normalmente entro le prime 10 posizioni (colonna verticale), ma periodicamente scompare del tutto dai Ranking
Una possibile soluzione
Quando si hanno più pagine di categoria molto simili tra loro è bene utilizzare gli attributi Noindex e Follow: in questo modo Google non indicizzerà la pagina in oggetto, ma continuerà a seguirne i link, permettendo al dominio di guadagnare Link Juice. Questo conviene soprattutto per le pagine di elenco (successive alla prima), pagine di ricerca oppure in cui sono stati impostati dei filtri.
Zalando, ad esempio, ha messo in atto proprio questa strategia:
Conclusione: fare di più con meno
Le forti oscillazioni nell’andamento dell’Indice di Visibilità sono normalmente causate da contenuti duplicati o comunque molto simili tra loro, come nel caso di leroymerlin.it.
L’indicizzazione di un numero elevato di pagine di categoria, senza alcuna limitazione, non permette a Google di capire quali di esse siano effettivamente rilevanti per gli utenti, e quindi per le SERP, costringendolo ad alternare URL diversi in un breve periodo di tempo.
Pagine di categoria secondarie, di ricerca o relative a filtri non dovrebbero essere indicizzate da Google, altrimenti potrebbero rischiare di cannibalizzarsi tra loro all’interno delle pagine dei risultati e d’influenzare i Ranking negativamente. Si tratta quindi di fare un po’ di pulizia, puntando su un numero minore, ma qualitativamente migliore, di URL nell’indice di Google.